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Costo figurativo volontari

Ultimo aggiornamento: 06/08/2025
Domanda: 

Desidero sapere, per quanto riguarda il costo figurativo dei volontari da portare in bilancio, se deve essere giustificato da pezze di appoggio (tipo firma presenze o applicazioni ad hoc) oppure è sufficiente un'autocertificazione del rappresentante legale dell'associazione.

Risposta: 

Il principio contabile nazionale “OIC 35 – PRINCIPIO CONTABILE ETS” - pubblicato dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC), standard setter dei principi contabili italiani, in data 4 febbraio 2022 - coerentemente con quanto previsto dall’art. 17 del D.Lgs. 117/2017 (Codice del terzo settore – Cts), ai fini della redazione del bilancio di esercizio degli Enti del Terzo Settore (ETS), prevede che i costi e proventi figurativi (come le attività prestate dai volontari), opportunamente documentati, siano rilevati in calce al rendiconto gestionale (Mod. B) o al rendiconto per cassa (Mod. D) al c.d. fair value che coincide, nel caso dei costi figurativi dei volontari non occasionali, con “(…) l’applicazione, alle ore di attività di volontariato effettivamente prestate, della retribuzione oraria lorda prevista per la corrispondente qualifica dei contratti collettivi di cui all’art. 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n 81” (Glossario dell’Allegato al decreto ministeriale 5 marzo 2020).

Se questo valore non è attendibilmente stimabile, l’ente deve darne conto nella relazione di missione (se esistente), spiegando i criteri e le ragioni.

 

I documenti che l’ente dovrà predisporre saranno i seguenti:

  • registro delle presenze dei volontari – in formato cartaceo o elettronico – contenente alcuni elementi informativi (nome, cognome, data, orario di inizio e fine attività, firma del volontario e firma del responsabile) necessario per certificare le ore effettivamente prestate;

  • scheda di valorizzazione per ciascun volontario o gruppo omogeneo di volontari che indica: qualifica/mansione svolta, CCNL o tariffa di riferimento, costo orario lordo stimato (fair value), numero ore totali prestate nel periodo di bilancio, calcolo finale: ore × valore orario = costo figurativo;

  • documento che descriva i criteri di determinazione del fair value: criterio adottato per stimare il costo orario (ad esempio: riferimenti a contratti collettivi, fonti ufficiali INPS e CCNL), motivazioni della scelta ed eventuali fonti normative o tabelle usate;

  • relazione del rappresentante legale (o del responsabile volontari delegato) che attesta la correttezza delle informazioni, la verifica delle presenze e l’effettiva partecipazione del volontariato.

Pertanto, è consigliabile allegare al bilancio di esercizio:

  • un prospetto sintetico dei costi figurativi, cioè un documento che contenga: elenco dei volontari o gruppi omogenei, mansione svolta, ore totali prestate, valore orario stimato, totale per ciascuna voce, totale complessivo del costo figurativo;

  • documentazione tecnica di supporto, come ad esempio, estratti dei CCNL o delle tabelle INPS/INAIL utilizzate per la stima.

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