Rendicontazione raccolta pubblica di fondi occasionale

Domanda: 

Stiamo redigendo il bilancio della nostra APS e abbiamo alcuni dubbi relativamente ad una raccolta fondi perché è la prima volta che l'abbiamo fatta.

Per legge, bisogna documentare la raccolta fondi con qualche modulo prestampato? Bisogna fare un micro bilancio imputando solo le entrate/uscite relative all'evento che non confluiscono nel bilancio? Come possiamo gestire il disavanzo?

Risposta: 

Per ciascuna raccolta pubblica fondi occasionale é necessario - ai sensi dell'art. 87, co. 6 del D.Lgs. 117/2017 (Codice del Terzo Settore - CTS) - redigere uno specifico rendiconto redatto ai sensi dell'art. 48, co. 3 CTS, tenuto e conservato ai sensi dell'art. 22 del D.P.R. 600/1973, dal quale devono risultare, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente, le entrate e le spese relative a ciascun evento occasionale. Il D.M. 09/06/2022 prevede linee guida per la raccolta fondi: al termine del documento é stato inserito uno schema di rendiconto e di relazione.

Il totale delle entrate, uscite e l'avanzo/disavanzo derivanti dalle singole raccolte fondi, dovrà essere riportato nella sezione C) del Mod. D (rendiconto per cassa) o del Mod. B (rendiconto gestionale) del bilancio di esercizio approvato dal Ministero con D.M. 05/03/2020.

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