Terzo settore, la proposta di legge regionale

Martedì 17 settembre 2019

Lo scorso 9 settembre la giunta regionale ha approvato la proposta di legge regionale sul terzo settore "Norme di sostegno e promozione degli enti del Terzo settore toscano". La legge riguarda oltre 6.500 enti tra volontariato, promozione sociale e cooperazione sociale ed è frutto di una concertazione tra i soggetti più rappresentativi del terzo settore, a partire dal Forum, dall'Anci, dal Cesvot, dalle rappresentanze di settore e da esperti della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.

In particolare, anche alla luce della riforma del terzo settore e al nuovo Codice, la proposta di legge - come si legge nella relazione illustrativa - punta a

"rendere sistematica, disciplinandone l'ambito di applicazione e le modalità operative, la collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni e Ets [enti del terzo settore], prevedendone la regolamentazione con specifico riferimento agli istituti della co-programmazione e della co-progettazione. L'obiettivo, è quello di sostenere le attività degli Ets, promuovendo lo sviluppo e il consolidamento della rappresentanza di settore e valorizzando il ruolo di questi soggetti come agenti attivi di sviluppo e coesione sociale delle comunità locali".

La proposta di legge consta di cinque Titoli di cui il primo dedicato alla esplicitazione delle finalità, dell'oggetto, dei principi e dell'ambito di applicazione della legge. Nel secondo Titolo sono contenute le norme che disciplinano l'istituzione, il funzionamento ed i compiti della Consulta regionale del terzo settore quale organo preposto ad esprimere pareri e formulare proposte alla Giunta regionale nonchè a promuovere, in accordo con quest'ultima, occasioni di confronto e consultazione, anche su specifiche tematiche, con gli enti del terzo settore.

Considerata l'importanza del ruolo svolto dal volontariato organizzato e dai volontari singoli nelle comunità locali, la proposta di legge dedica la disciplina del Titolo terzo al loro sostegno e
promozione stabilendo, in particolare per il volontariato svolto da singoli in forma autonoma, i requisiti nonchè le modalità di accesso e di svolgimento delle attività anche a tutela dei medesimi
volontari.

Il Titolo quarto disciplina i rapporti e le modalità di collaborazione fra Ets e pubblica amministrazione definendo finalità e procedure inerenti gli istituti della co-programmazione e della
co-progettazione al fine di fornire alle amministrazioni pubbliche gli strumenti, anche operativi, per poter avviare tali percorsi.

Con la medesima finalità, la proposta di legge prevede altresì che la Regione e i suoi enti dipendenti, le aziende e gli enti del servizio sanitario regionale, gli enti locali singoli o associati, possano stabilire diverse agevolazioni a favore degli Ets e delle altre formazioni sociali, quali:

  • l'utilizzazione non onerosa di beni mobili e immobili per manifestazioni e iniziative temporanee per attività di interesse generale;
  • la concessione in comodato, per un massimo di trenta anni, di beni mobili ed immobili di loro proprietà, non utilizzati per fini istituzionali, agli enti del terzo settore, ad eccezione delle imprese sociali, per lo svolgimento delle loro attività di interesse generale;
  • le forme speciali di partenariato che l’amministrazione regionale intende adottare, sotto l’egida dell’art. 115 del Codice dei beni culturali;
  • la definizione, in favore degli enti del terzo settore che prestano attività dirette alla valorizzazione di beni culturali immobili di appartenenza pubblica, delle modalità operative ed i criteri per l’elaborazione e svolgimento delle procedure semplificate di cui all'articolo 151, comma 3, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, cui rinvia lo stesso comma 17 dell’art. 89 del D. Lgs 117/2017.

Le norme transitorie e finali contenute nel titolo V infine definiscono la tempistica relativa all'istituzione dell'Ufficio regionale del Registro unico nazionale del Terzo settore ai sensi dell'art. 45 del d. lgs. 117/2017 e alla costituzione della Consulta regionale del terzo settore. E' prevista infine l'abrogazione di una serie di disposizioni ormai superate dalla nuova normativa nazionale.

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