Raccontare il volontariato

Domenica 29 gennaio 2006

Presentata alla stampa da Michele De Mieri, giornalista della redazione di Fahrenheit, la nuova pubblicazione di Cesvot “Raccontare il volontariato” a cura di Andrea Volterrani. All’appuntamento erano presenti, oltre l’autore, anche l’Assessore regionale Gianni Salvadori ed il Presidente del Cesvot Luciano Franchi.

Il libro nasce da una domanda di grande attualità: può la comunicazione sociale non essere percepita come marginale all’interno della società?

Gli autori coinvolti in questo testo approfondiscono i tanti aspetti che compongono il quadro della comunicazione sociale, dal rapporto fra volontariato e media ad un’analisi meticolosa dei processi di costruzione delle notizie; dalle regole necessarie per organizzare corrette relazioni pubbliche alle nuove definizioni di comunicazione sociale, non trascurando tutte le indicazioni utili “per non perdersi nella rete”.

Si tratta di un testo pensato per gli operatori della comunicazione delle organizzazioni non profit e per gli operatori dell’informazione in genere, perché saper raccontare i temi sociali è una necessità culturale di questo paese, non solo un’esigenza di chi lavora nel volontariato.

Come sostiene Gaia Peruzzi ne capitolo Dal volontariato al pubblico, attraverso i grandi media (e il teatro): storie in cerca di autore “La comunicazione sociale è quel settore della comunicazione pubblica che comprende attori e linguaggi impegnati a fare comunicazione intorno a questioni controverse della vita comune, con una prospettiva manifesta di solidarietà e di coesione sociale e un’ attenzione particolare alle voci e alla vita delle categorie più vulnerabili e svantaggiate.

Perchè la comunicazione sociale può cambiare gli stereotipi che spesso creano esclusione. La comunicazione sociale, secondo Volterrani, “è chiamata ad un doppio movimento: da una parte verso le persone per ascoltare e valorizzare opportunità, potenzialità e sensibilità e, dall’altro, verso le idee e le rappresentazioni sociali che formano il nostro immaginario e orientano i nostri comportamenti per tentare di proporre altre idee e rappresentazioni. 

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