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Grosseto, nasce Agorà immigrazione: il Terzo settore si unisce per l'inclusione

Venerdì 19 settembre 2025

Un tavolo per favorire l’integrazione e l’accoglienza dei migranti nel territorio. È “Agorà immigrazione” il nuovo coordinamento immigrazione del Terzo settore grossetano, costituito a settembre. Attualmente coinvolge 32 fondatori, con capofila l’Associazione Grosseto Città Solidale ETS, ma è aperto a nuove adesioni in tutto il territorio provinciale (con lettera di richiesta a agoraimmigrazione.gr@gmail.com).

L’obiettivo del coordinamento è valorizzare il ruolo attivo e coordinato delle realtà del Terzo settore locale, consolidare reti associative e avviare percorsi concreti di co-programmazione e co-progettazione con le istituzioni di riferimento.

Alla costituzione del tavolo si è arrivati grazie a un percorso di animazione territoriale denominato Progetto Agorà, promosso dalla delegazione grossetana di Cesvot (Centro Servizi al Volontariato della Toscana), che ha saputo aggregare un ampio numero di associazioni e gruppi informali da sempre sensibili alle tematiche dell’immigrazione.

“Nel corso di quest’anno preparatorio il Progetto Agorà di Cesvot ha consentito di approfondire i vari temi connessi all’immigrazione e di individuare possibili percorsi progettuali per facilitare l’inclusione dei cittadini migranti. Questo percorso ha favorito il lavoro comune e la consapevolezza della forza che il Terzo settore può acquisire lavorando in rete, ponendosi come interlocutore credibile e costruttivo nei confronti delle istituzioni, nella logica dell’interesse generale della società” spiega la portavoce Roberta Giorgi.

Le istituzioni locali hanno accolto con attenzione le proposte emerse dal tavolo. Su sollecitazione della Prefettura di Grosseto, tali proposte saranno raccolte e inserite nel Piano triennale dell’immigrazione della provincia e potranno essere utilizzate nella progettazione da parte delle istituzioni stesse.

Il rapporto con la Prefettura, l’Amministrazione provinciale, l’Ufficio scolastico provinciale, il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti e il Coeso – Società della Salute area grossetana si è rivelato proficuo. Sono già attive la Comunità di pratica lingua e la Comunità di pratica casa e residenza; in programma la creazione di quelle dedicate a lavorosanità.

Tra le prime azioni, la proposta – accolta dalla Prefettura – di convocare tutti gli uffici anagrafe dei Comuni della provincia per uniformare le procedure relative alla concessione della residenza. La Comunità di pratica lingua sta inoltre elaborando schede progettuali per favorire l’apprendimento della lingua italiana da parte dei cittadini migranti e sviluppare un rapporto di collaborazione tra volontariato e scuola per facilitare l’inserimento dei bambini immigrati.

“Come Agorà immigrazione lanciamo anche un appello affinché sia affrontato e risolto nel migliore dei modi l’annoso problema delle sedi del CPIA, i centri di istruzione per adulti, fondamentali per la diffusione della lingua italiana” conclude Giorgi.

Nota di contesto

La nascita di Agorà immigrazione si inserisce in un quadro sociale ed economico che rende sempre più evidente la necessità di promuovere inclusione e integrazione. L’Italia, come gran parte dell’Europa, vive un forte declino demografico: nascite in calo e popolazione in progressivo invecchiamento. Allo stesso tempo, cresce la domanda di manodopera in settori chiave come l’agricoltura, l’assistenza, l’edilizia e i servizi, settori che spesso trovano risposta proprio nella forza lavoro immigrata.

In questo scenario, le comunità locali sono chiamate a gestire con realismo e responsabilità processi che non possono essere ignorati. L’integrazione non è soltanto un valore sociale, ma una condizione necessaria per la coesione delle comunità e per la sostenibilità del tessuto economico e sociale. Favorire percorsi ordinati, condivisi e inclusivi significa garantire maggiore sicurezza, migliori relazioni sociali e più opportunità di sviluppo per tutti.

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