Le testimonianze chi pensa all'altro senza chiedere nulla in cambio, di chi ogni giorno è impegnato a dare aiuto a coloro che ne hanno bisogno.
Verranno raccontate sabato 13 dicembre in Palazzo Vecchio nel Salone de' Cinquecento durante il convegno “All'Origine della Gratuità”, organizzato da Voltonet insieme alla Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze e la Compagnia delle Opere Toscana, con la collaborazione di Cesvot e Fondazione CR Firenze, e la partecipazione delle Associazioni Famiglie per l'accoglienza, Diesse e Centro Culturale di Firenze.
Tra gli ospiti ci sarà Eraldo Affinati insegnante, scrittore e fondatore, insieme alla moglie, della scuola Penny Wirton, la scuola di italiano gratuita per migranti, che oggi ha sedi in 68 città del Paese.
“Il Convegno nasce per valorizzare la dimensione della Gratuità a partire da coloro che sono impegnati nel volontariato. Abbiamo sempre invitato a fare una testimonianza della propria vita, persone che vivono nel loro impegno con la realtà e nella vita, un approccio che esprima proprio la Gratuità come partenza per una relazione umana con gli altri e con le cose. Quest'anno siamo lieti di poter ascoltare la testimonianza di Affinati” commenta Luigi Paccosi, presidente di Voltonet.
Eraldo Affinati, scrittore e insegnante, ma anche critico letterario, saggista e giornalista, è nato a Roma nel 1956. Ha studiato Lettere e si è laureato con una tesi su Silvio D’Arzo.
Nel 2008, insieme alla moglie Anna Luce Lenzi, ha fondato la Scuola Penny Wirton per l’insegnamento gratuito della lingua italiana ai migranti e ha dedicato questa scuola proprio all'autore su cui si è laureato. Il suo sogno era insegnare la lingua italiana ai migranti come se parlare, leggere e scrivere fossero acqua, pane e vino, senza classi, senza voti, senza burocrazie, cercando di dare a ognuno ciò di cui lui, o lei, ha bisogno.
Le sue conoscenze sui temi dell’immigrazione e della marginalità sociale, acquisite anche grazie all’esperienza di insegnante, si riflettono in testi come l’autobiografico La città dei ragazzi (2008) e i saggi Elogio del ripetente (2013) e Via dalla pazza classe. Educare per vivere (2019).
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, è stato finalista ai premi Strega e Campiello, ha vinto il Premio Cesare Pavese nel 2020 e il Premio Luciano Bianciardi nel 2023.
Nel 2021 è stato nominato Commendatore della Repubblica Italiana per motu proprio del Presidente Sergio Mattarella.
A conclusione dell'incontro sarà assegnato il Premio della gratuità 2025 “Don Paolo Bargigia” e saranno comunicati anche i risultati della XXIX Giornata nazionale della Colletta Alimentare 2025.

