Ci sono esperienze che cambiano la vita. Due giovani donne, Maria Michela e Sofia, raccontano cosa significa scegliere di dedicare tempo agli altri, scoprendo lungo il cammino quanto si riceve in cambio.
Maria Michela Cotugno, 29 anni, ha iniziato da poco la sua prima esperienza di volontariato con l’associazione Le Bollicine di Siena. Il suo tempo lo dedica ai ragazzi con disabilità, tra passeggiate a cavallo, laboratori creativi e semplici, profondi dialoghi quotidiani. «Quello che porto a casa io è tanto più di quello che riesco a dare. È un’esperienza che arricchisce, che apre, che insegna a stare con l’altro. Aiuta a scoprirsi, a crescere. E poi ci sono aneddoti meravigliosi, come Federico che mi diceva: “Sei bella come una ruspa appena accesa!” – il suo modo tenero e unico di farmi un complimento».
Dall’altra parte c’è Sofia Forconi, volontaria di 28 anni con alle spalle sei anni alla Misericordia di Poggibonsi, tra Siena e Poggibonsi. Dai servizi ordinari all’emergenza e alla protezione civile, oggi è referente del gruppo giovani G.eMMe. «Ho iniziato per curiosità, seguendo delle coinquiline che stavano facendo il corso. È stata una scelta che mi ha cambiato la prospettiva. Si smette di lamentarsi per sciocchezze quando si vede chi ha davvero bisogno. E poi si creano legami profondi, anche con chi si incontra solo per una corsa in ambulanza».
Il ricordo più toccante? «Una signora anziana, accompagnata a Firenze per una visita, che dopo mesi ha chiesto esplicitamente che fossi io a riportarla. Avevo solo aiutato con l’accettazione, ma per lei era stato importante. E poi c’è stato il servizio ambulanza dei desideri: abbiamo portato un uomo gravemente malato a rivedere il mare. Una giornata grigia sulla spiaggia, ma lui era felice. E noi con lui».
Le loro testimonianze saranno raccontate sabato 24 maggio durante l’iniziativa della Delegazione Cesvot di Siena.