Il tema

Volontari dei nostri tempi

Sempre più, in ogni settore, aumenta il numero di professionisti che mettono a disposizione le loro competenze per aiutare gratuitamente chi ha bisogno.
Ma quanti sono i volontari cosiddetti 'professionisti' in Italia? Difficile censirli anche perché, per capire il fenomeno, è necessario distinguere almeno due direttrici.

La prima, che viene definita del “volontariato d'impresa”, è un'esperienza che nasce all'interno della cosiddetta “responsabilità sociale d'impresa”; un fenomeno che si è affermato negli ultimi dieci anni e consiste nel retribuire personale qualificato per una o più giornate dedicate al no profit, o per attivare e seguire progetti di sviluppo specifici. La Fondazione Sodalitas, ad esempio, vanta un'esperienza molto significativa per qualità di progetti e numero di adesioni.

Ma in questo numero del giornale vogliamo porre l'attenzione alla seconda direttrice, quella dei professionisti che si riuniscono in associazioni dedicate: medici, agronomi, avvocati, amministratori, geologi, fotografi e moltissimo altro ancora.
E' un volontariato relativamente nuovo ed in aumento, un fenomeno che riteniamo interessante osservare per capire le tendenze attuali dell'altruismo, dell'impegno, della difesa del bene comune, della cittadinanza attiva.

Per questo abbiamo posto domande sul volontariato al prof. Andrea Salvini, sociologo e studioso del volontariato, chiedensogli di esprimere una sua opinione ed una sua lettura. Sembra infatti, come ha sostenuto Marco Granelli presidente di Csvnet in un'intervista di Alberto Friso, che “siamo di fronte ad una nuova capacità delle organizzazioni di valorizzare le capacità e le attitudini di ciascuno” e ciò parrebbe perfettamente coerente con le valutazioni che proprio Salvini da anni propone quando ci racconta di un volontario laico che cerca di svolgere ciò che ritiene a lui più congeniale.

E' comunque un aspetto del volontariato che stimola molto interesse, almeno fra gli addetti ai lavori. Anche Tiziano Vecchiato direttore della Fondazione Zancan interviene sull'argomento: “se un'ora al mese di volontariato fatto bene vale uno, la stessa ora, organizzata in un servizio con orario e luogo precisi, ha un valore cento volte superiore, perché diventa più accessibile a chi ne ha bisogno…. si tratta di un'esperienza capace di contagiare tanti altri professionisti che vorrebbero offrire un tempo di gratuità, ma non trovano le opportunità”.
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