“Mi sentivo finalmente nella possibilità di rendermi utile in modo gratuito e disinteressato.”
Così Massimo Toso, 64 anni, racconta l’inizio della sua nuova vita da volontario. Dopo 41 anni di lavoro intenso e totalizzante, nel settembre 2023 — appena andato in pensione — ha scelto di impegnarsi in un’esperienza che gli ha cambiato lo sguardo sul mondo e su se stesso.
A Grosseto, ha offerto parte del suo tempo e delle sue competenze alla FLC CGIL, fornendo consulenza normativa come volontario, e all’associazione Grosseto Città Solidale ETS, dove ha collaborato con l’Emporio Solidale e partecipato alle uscite del gruppo “Abitare la notte”, che porta pasti caldi e conforto alle persone senza dimora.
È proprio all’Emporio che nasce uno degli incontri più significativi del suo percorso.
“Con Massimo ci siamo conosciuti attraverso Marco Giuliani della Delegazione Cesvot di Grosseto — racconta Pietro Mondì, presidente dell’associazione Grosseto Città Solidale ETS —. Una mattina è venuto all’Emporio e abbiamo parlato di cosa significasse questa attività. Mi disse che era da poco in pensione e voleva rendersi utile nell’aiutare gli altri. Dopo quella conversazione, Massimo è diventato prima volontario e poi socio della nostra associazione. Grazie alle sue competenze informatiche, si è occupato della gestione del sistema che serve a scaricare i prodotti scelti dalle persone che vengono all’Emporio a fare la spesa. È una persona autentica, pacata ma decisa, sempre pronta a dare una mano. In questi anni si è creato un rapporto di grande stima: ogni volta che c’era bisogno, Massimo era tra i primi a rendersi disponibile.”
Un riconoscimento che racconta molto della qualità del suo impegno: discreto ma costante, profondo e concreto.
“Tra le innumerevoli storie che mi hanno colpito — racconta Massimo — ci sono in primo piano quelle che riguardano gli ‘ultimi’. Ricordo una frase di Don Enzo Capitani, durante una riunione di Abitare la notte: ‘Voi dovreste pagare gli ultimi per il bene che ne ricavate.’ Mi ha fatto riflettere a lungo. Forse il disagio altrui fa bene a me? La risposta che mi sono dato è che è la solidarietà, l’empatia, a far bene. E questa può esistere anche senza che nessuno stia soffrendo.”
Nel 2025 Massimo si è trasferito a Erbè, in provincia di Verona, dove continua la sua attività nel sindacato, ora con lo SPI CGIL, e segue un percorso di formazione per operare nello sportello previdenziale e sociale.
Ma non solo: a Erbè si sta inserendo nel gruppo che gestisce la Base Scout Airone, sorta su un terreno confiscato a un trafficante di droga e recentemente intitolata alla vittima di mafia Marco Padovani. Un luogo di memoria, legalità e impegno civile, dove Massimo porta la sua energia e la sua voglia di esserci.
“Il volontariato migliora le relazioni con gli altri e la percezione di sé. Si sviluppano amicizie sincere, momenti di condivisione autentica. Riusciamo a stare meglio con noi stessi quando restituiamo parte del bene che abbiamo ricevuto.” aggiunge Massimo, parole che invitano a scoprire, in ogni gesto di solidarietà, una possibilità di rinascita.
Se vuoi diventare volontario vai su www.diventavolontario.it

