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La prima è stata Medici Senza Frontiere, fondata nel 1971 e attiva in Italia dal 1993. Nel 1985 nasce anche Reporters senza frontiere. Da allora si sono aggiunte tante altre associazioni di professionisti volontari il cui scopo è mettere al servizio degli altri le proprie competenze tecniche ed esperienze professionali.

“Senza frontiere”, “per i popoli” o “per la pace”: ad oggi in Italia sono presenti oltre 30 associazioni di insegnanti, avvocati, architetti, pompieri, traduttori, veterinari (vedi elenco), senza contare le sedi locali e quelle all'estero, dato che molte svolgono anche attività di cooperazione internazionale.

Come Ingegneria senza frontiere che, grazie al lavoro dei volontari di Firenze, Pisa, Roma e Cosenza, sta realizzando in Madagascar una radio di comunità per facilitare la partecipazione e lo scambio di informazioni tra gli abitanti di Fianarantsoa. Presente in almeno 18 città italiane, l'associazione promuove periodicamente anche laboratori di autocostruzione, come quello organizzato recentemente a Firenze per progettare e realizzare una turbina eolica.

Un'informatica solidale e tecnologie accessibili a tutti sono, invece, gli obiettivi di Informatici senza frontiere che in Italia conta 10 sezioni regionali e 300 soci. Tra i progetti realizzati il software open source Open Hospital per la gestione di attività ospedaliere (cartelle pazienti, farmacia, ricoveri, laboratori) che i volontari dell'associazione hanno installato gratuitamente in alcuni ospedali di Kenya, Afghanistan, Benin, Congo.

E poi il progetto “Detenuti hi-tech” che, oltre ai corsi di informatica in carcere, ha permesso l'apertura nel carcere di Treviso di un piccolo laboratorio tecnologico dove i detenuti imparano a riparare hardware e componenti informatiche. Ad oggi sono stati riparate oltre 2100 unità con una media di 30 a settimana. L'associazione ha una sede anche a Firenze, dove recentemente ha organizzato il seminario I nostri figli nell@ rete per aiutare i genitori a comprendere le potenzialità e i pericoli di Internet.

Nel 2000 è nata anche Agronomi e forestali senza frontiere con sedi a Padova, Ancona, Bari e Benevento. L'associazione, come altre fondate da professionisti, si è dotata di una carta di principi e finalità per meglio definire le proprie attività e metodologie di intervento. Oltre ad organizzare seminari e corsi di formazione, Agronomi senza frontiere promuove progetti di sviluppo rurale integrato, approvvigionamento idrico e alimentare in Palestina, Bosnia, Bolivia e Congo. Nel paese africano ha appena avviato un progetto per aprire 18 pozzi artesiani e 8 orti comunitari, così da garantire acqua potabile e cibo agli abitanti della regione di Maniema.

Sempre nel 2000 è nata a Bologna l'associazione Avvocato di strada che con i suoi 700 avvocati volontari, sparsi un po' in tutta Italia, offre consulenza legale gratuita alle persone senza dimora, mentre lo scorso luglio a Firenze, presso Anci Toscana, si è costituita l'associazione Funzionari senza frontiere. Composta da un gruppo di dipendenti pubblici attivi o in pensione, l'associazione nasce dalla convinzione che per garantire crescita umana ed economica sia necessario “valorizzare i territori e le comunità locali, tramite amministrazioni pubbliche autorevoli e capaci”. Alla XIII Rassegna “Dire e Fare” Funzionari senza frontiere ha presentato il progetto che ha in corso in Burkina Faso per potenziare i servizi di stato civile.

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