Non solo numeri

Over 65 risorsa del Paese: il 45,5% pensa positivo

Famiglia, volontariato, viaggi e attività fisica: anziani sempre più attivi

I più ottimisti sono i francesi: secondo l’indagine Bupa Health Pulse 2010 un terzo dei francesi si sente vecchio dopo gli 80 anni, mentre gli italiani over 65 dichiarano di non sentirsi vecchi nel 69% dei casi. In Italia gli anziani rappresentano il 20% della popolazione (secondi in Europa dopo la Germania), uno su quattro vive solo. In Toscana la percentuale più bassa di anziani soli (23,6%). Gli anziani toscani sono 829mila, il 23% dei residenti. Negli ultimi tre lustri sono aumentati del 4%. Quasi la metà ha più di 75 anni e la grande maggioranza è autosufficiente.

Secondo l’ultimo Rapporto Nazionale Filo d’argento, gli anziani chiedono soprattutto socialità, sostegno alla mobilità e piccoli interventi domiciliari. Due i timori più grandi (Bupa Health Pulse 2010): perdere la memoria e l’indipendenza (il 70%), ammalarsi di cancro (33%) o Alzheimer (25%). Ma lo spirito è alto: solo il 18% degli ultra65enni soffre di depressione e il 45,5% pensa positivamente e fa cose che lo fanno stare bene (Censis 2010).

Tra queste il volontariato: tra il 1999 e il 2007 la partecipazione degli anziani al volontariato è aumentata del 92,7% tra i 65 e i 74 anni (Istat 2008), il 25,6% svolge regolarmente attività di volontariato e un terzo è iscritto ad un’associazione (Censis).

Sempre più numerose sono, infatti, le associazioni ‘di e per’ anziani: in Toscana sono circa 500 (banca dati Cesvot). Tra queste Auser, Anteas, Ancescao, Ada, Apici, ma anche Arci, Misericordie, Anpas, Aics, Uisp che da tempo promuovono servizi e attività per la terza età. Come Anziani al centro di Arci Toscana che ha coinvolto 13 circoli con lo scopo di valorizzare la partecipazione degli anziani alla vita associativa e offrire occasioni di scambio e conoscenza.

Gli anziani rappresentano una grande risorsa anche per famiglia e welfare: si stima che ogni mese dedichino una media di 32 ore all’aiuto familiare, in particolare alla cura dei bambini (Ires 2010).

Crescono anche gli iscritti a circoli culturali e associazioni come Unitre, Cnupi, Università popolari: complessivamente sono 235.537 (Anziani in Italia, 2010). Il tempo libero viene sempre più impiegato con letture, cinema, ballo, teatro e internet: il 37,3% degli anziani usa il computer e i naviganti sono aumentati dell’81% negli ultimi 4 anni (Istat 2010).

piscina_uispE poi turismo e attività fisica. Secondo Nettur-Network per il turismo accessibile in Toscana il 51,71% degli anziani fa 2-3 viaggi all’anno, nel 40% dei casi organizzati da associazioni e centri anziani. Sono, invece, oltre 70mila i partecipanti ai 4mila corsi di ginnastica dolce promossi ogni anno da Uisp – Per la grande età, un’area tutta dedicata al benessere fisico degli anziani che prevede ‘settimane rivitalizzanti’, gruppi di cammino, corsi di acquaticità e ginnastica anche a domicilio.

Partecipazione, salute e autonomia queste le tre ‘regole’ per una vecchiaia serena, come ribadisce il documento di Age Platform Italia per il 2012 Anno europeo dell’invecchiamento attivo che invita i governi ad interventi legislativi ad hoc. In Italia la Liguria è stata la prima regione ad approvare nel 2009 una legge in tal senso, mentre giace alla Camera dal 2010 la proposta di legge per la promozione e la valorizzazione dell’invecchiamento attivo.
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