C’è chi aspetta la pensione per fermarsi. E chi, come Laura Carossio, la vive come un nuovo inizio.
A 72 anni, Laura ha deciso di tornare a fare volontariato. Non lo faceva dai tempi dell’università, quando aiutava bambini in difficoltà con i compiti. Poi la vita ha preso il suo ritmo – lavoro, famiglia, impegni. Il tempo per gli altri sembrava sempre troppo poco.
Ma quel desiderio è rimasto lì, sotto traccia. Finché un giorno, scorrendo Facebook, Laura si è imbattuta in un annuncio del Cesvot. Un invito semplice, chiaro: “Hai voglia di metterti a disposizione? Ti aiutiamo a trovare la strada giusta.”
“Non sapevo da dove cominciare”, racconta Laura. “Le possibilità sono tante, ma senza una bussola rischi di non partire mai.”
La bussola l’ha trovata nella sede Cesvot di Livorno, dove ha ricevuto orientamento, ascolto e la proposta di entrare in contatto con Avis.
Oggi, Laura accoglie i donatori al centro trasfusionale. Un compito concreto, utile, che le ha permesso di tornare a sentirsi parte attiva.
“Incontro persone che donano sangue con naturalezza e generosità. Stare lì, anche solo per un sorriso o una parola, è un’esperienza che arricchisce.”
Anche Antonio Cucè, presidente dell’Avis Comunale di Livorno, racconta l’incontro con entusiasmo
“Laura ci ha colpiti da subito per la sua disponibilità genuina e la capacità di creare connessioni. È un dono prezioso per chi accoglie chi decide di donare.”
La sua storia sarà raccontata il 31 maggio durante un incontro promosso dalla Delegazione Cesvot di Livorno.
Un’occasione per ascoltare testimonianze reali, scoprire come muovere i primi passi e capire che il volontariato non è solo un gesto per gli altri, ma un modo concreto per rimettersi in gioco.
Scopri tutti i dettagli dell’iniziativa a questo link.
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