Il tema

I diritti degli animali e la cultura del rispetto

Il volontariato è un campo esteso, abbraccia svariate realtà ma troppo spesso, purtroppo, non si menziona il volontariato animalista. La Toscana è attenta al sociale e alla solidarietà, ma ancora ben lontana dall’accettare una visione protezionistica del mondo animale.

Negli ultimi anni la mentalità sta lentamente cambiando grazie a un’accresciuta conoscenza basata su studi del comportamento animale, che risulta essere sempre più simile a quello umano; si sono perciò costituite molte associazioni onlus, con persone che mettono a disposizione il proprio tempo per curare e far adottare animali, spesso accollandosi le spese veterinarie, offrendo loro una casa, poiché malati o feriti. Le stesse persone propongono soluzioni per combattere il randagismo, raccolgono firme contro leggi ingiuste, manifestano per sensibilizzare l'opinione pubblica, tentano di coordinarsi con le amministrazioni locali, spesso latitanti…

I volontari si recano nei canili e donano agli animali affetto e amore. Amore e dedizione non sono a senso unico: gli animali - se non costretti ad atteggiamenti che aumentano la loro aggressività, come nella caccia, nei tornei, nelle lotte clandestine, ecc. - ricambiano le attenzioni con affetto e pazienza, doti necessarie nella pet therapy (un nuovo approccio terapeutico volto a lenire gli stati depressivi; gli animali sono ora riconosciuti come un valido aiuto verso la guarigione).

In tutto ciò diventa fondamentale il supporto che il Cesvot può dare al volontariato animalista: può offrire attraverso corsi e iniziative un’adeguata formazione per migliorare la competenza dei volontari, dando spazio alla cultura del rispetto fra uomini e animali.

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Poi c’è l’impegno delle istituzioni. Riguardo al nuovo Regolamento di tutela animale (legge regionale 59/2009), ringraziamo il presidente Enrico Rossi, che ha resistito alle pressioni di alcune lobbies avverse, favorendo invece il benessere degli animali: la dimensione dei box nei canili privati viene portata a 8 mq per cane, invece dei 4 richiesti dal mondo venatorio, con obbligo di sgambatura quotidiana. I tempi di detenzione a catena vengono drasticamente ridotti, le Asl dovranno prevedere un veterinario comportamentista per valutare la pericolosità di un cane e la sua eventuale soppressione.

Restano però invariate le condizioni degli animali venduti nei mercati all’aperto: questi possono essere esposti alle intemperie per ben 12 ore consecutive e sono sottoposti a un continuo stress. Gli animali sono esseri senzienti, soffrono, gioiscono, amano proprio come noi. Da questa affermazione, sancita anche nell’art.13 del Trattato di Lisbona, si evince che gli animali hanno il diritto di essere sottratti allo sfruttamento, al maltrattamento, ad ogni condizione incompatibile con le proprie esigenze etologiche.

Questi sono i principi fondamentali che la Lida, Lega Italiana dei Diritti dell’Animale -  nata nel 1977 e partecipe in sede Unesco (Bruxelles) alla stesura della Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali (1978) - osserva e vuole promuovere.

Serena Ruffilli è presidente di Lida Firenze.

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