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Intervista a Raoul Fiordiponti, Legambiente Toscana

Legambiente proprio in questi giorni ha aperto le iscrizioni ai campi di lavoro e di volontariato, un’attività sulla quale vi impegnate da molto tempo. Quale idea anima i vostri campi?
Decine di migliaia sono i volontari che in più di 30 anni hanno partecipato in Italia e all’estero ai campi di Legambiente. L'idea del campo di volontariato è svolgere un’azione per l'ambiente e veicolare un importante messaggio: ognuno di noi nel suo piccolo, se si impegna, può migliorare l'ambiente in cui vive e quindi la vita di sè e degli altri. Questo apparentemente semplice messaggio è dirompente in una società che ci spinge a rientrare in casa, chiudere la porta e poi leggere la realtà per come ce la raccontano. Il bello, invece, è che l'idea che noi possiamo fare molto passa, e passa perché ogni persona che partecipa ad un campo di volontariato, sia essa giovane, adulta o anziana, è messa nelle condizioni di provare a cambiare qualche cosa per migliorare l'ambiente e la qualità della vita. E questo lo si fa assieme ad altri, in un contesto fatto anche di amicizie e fiducia. Se poi aggiungiamo che i campi si svolgono in luoghi belli e suggestivi, come quelli che organizziamo in Toscana, capiamo perché ogni anno migliaia di persone si iscrivono.

Tra le vostre proposte anche i campi estivi per bambini e i campi per famiglie. Che tipo di campi sono?
Per spiegare le nostre proposte rivolte ai minori, bisogna partire da una domanda: “Di che tipo di vacanza hanno veramente bisogno i nostri figli”? Le vacanze per loro debbono avere lo stesso obiettivo, lo stesso effetto che hanno per noi adulti; i ragazzi hanno bisogno, come noi adulti, di un luogo fisico e mentale dove scaricare la ‘tensione’ accumulata durante l'anno, dove sentirsi liberi, accettati, valorizzati, in un contesto rilassante e divertente; insomma una vacanza! Dobbiamo investire un po' di tempo nella scelta delle vacanze per i nostri ragazzi o andare in vacanza con loro, magari in un campo famiglia dove i turni di cucina e pulizie fanno sì che tutti si misurino con la gestione di una vera e animata comunità. In modo giocoso si coinvolgono anche i bambini: i campi sono impostati in modo che i genitori possano svolgere la loro opera di volontariato ambientale assieme ai piccoli volontari, senza pericolo e fatica. I campi estivi per ragazzi tra 6 e 14 anni, invece, sono strutturati per ‘temi’ e organizzati in modo che i bambini, in assoluta sicurezza, possano cimentarsi in percorsi ludico-educativi. Altra opportunità sono i campi under 18, rivolti a ragazzi tra 15 e 17 anni, dove le attività sono compatibili con l’età dei giovani volontari: ripristino di aree boschive, monitoraggio del territorio e dei turisti, ecc. I responsabili di Legambiente sono sempre con loro, giorno e notte. Su richiesta si può anche ricevere un attestato di partecipazione che vale come credito scolastico per l’esame di maturità.

width=300Insomma i campi di Legambiente sono davvero un’esperienza per tutti! Dal 1997 avete pensato anche ad un programma per l’inserimento mirato di “volontari svantaggiati”, cioè persone con lievi handicap o in condizioni di disagio. Cosa offre il programma?
Tutti i nostri campi di volontariato sono aperti a soggetti con svantaggi o difficoltà di vario genere. Ovviamente le ‘difficoltà’ devono essere comunicate all'atto di iscrizione, per far sì che ragazzi o adulti possano essere messi nelle condizioni di affrontare al meglio il campo. L’esperienza che abbiamo è sorprendente: queste persone, considerate svantaggiate fisicamente o psichicamente, nella realtà dei nostri campi sono sempre e da subito parte integrante e sostanziale dell'azione del gruppo, tanto che ci resta difficile parlare di ‘integrazione’. Sempre più spesso la diversità appare come la normalità, sia nelle dinamiche relazionali sia nelle attività ‘lavorative’...

Grazie alla collaborazione con Libera, proponete anche campi anti-mafia, all’insegna cioè della legalità e del rispetto ambientale…
Sì, Legambiente è sin dalla sua nascita schierata apertamente contro le ecomafie (termine coniato proprio dall’associazione) e contro la criminalità ambientale. Uno dei nostri lavori di analisi più importanti è sicuramente il dossier annuale Ecomafia, diventato punto di riferimento anche per le autorità giudiziarie. Fin dal 2000, insieme alla rete di Libera (che abbiamo concorso a costituire) collaboriamo ai “Campi della Legalità”, dove ambientalismo e legalità vengono valorizzati attraverso progetti concreti. L’obiettivo principale è diffondere una cultura fondata sulla legalità e sul senso civico, affinché possa efficacemente contrapporsi alla cultura del privilegio e del ricatto tipica dei fenomeni mafiosi, dimostrando che anche in quei luoghi dove la mafia ha spadroneggiato, è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla legalità, sul rispetto della persona umana e dell’ambiente.

Accanto all’esperienza dei campi, Legambiente promuove un turismo sostenibile e responsabile, tanto da aver lanciato nel 1997 l’etichetta ecolabel e più recentemente la rete degli Alberghi Ecologici. Perché questa etichetta?
Quest’anno sono 23 gli hotel, campeggi, B&B, rifugi, agriturismi, osterie e ristoranti che, sparsi un po’ in tutta Italia, gli esperti di Legambiente hanno giudicato essere il top. L'idea che mette in campo Legambiente Turismo con il marchio ecolabel è semplice: si può fare turismo riuscendo ad esercitare sul territorio un basso impatto ambientale. Proponiamo quindi, sia ai gestori che ai fruitori, di adottare tutta una serie di accorgimenti che permettano di trasformare il soggiorno in un’azione NON impattante per l'ambiente. Per fare questo abbiamo sviluppato un ‘decalogo’ che, ad esempio, cerca di limitare il consumo di acqua ed energia e favorisce l'utilizzo dei mezzi pubblici, dei cibi bio e a km 0. Queste piccole e poco costose azioni permettono di risparmiare decine di migliaia di metri cubi di Co2 all'anno. Ad oggi Legambiente Turismo - con 402 strutture ecolabel, oltre 65.000 posti letto e 6 milioni di presenze - è l'iniziativa più importante in Italia (e la seconda a livello mondiale) per il miglioramento e la valorizzazione ambientale del turismo.
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