Gli approfondimenti di Cesvot

Ciak! Volontari in… azione!

Concluso a Firenze il primo laboratorio di videonarrazione sociale

L’idea, il progetto e poi l’offerta di un primo laboratorio creativo di video narrazione sociale nascono dall’esperienza del Festival-Concorso “Raccorti sociali. Piccoli film per grandi idee” giunto quest’anno alla sua quarta edizione, e dalla volontà della Delegazione Cesvot di Firenze di far maturare nelle associazioni di volontariato una maggiore attenzione e preparazione per le tecniche e i linguaggi della comunicazione, utili a narrare il sociale e le storie di solidarietà.

Dalla prima lezione del 7 maggio scorso, i 22 volontari iscritti – età media intorno ai 30  anni ma con escursioni in più fasce di età – si sono incontrati tutti i lunedì nell’aula della Mediateca Regionale Toscana di via San Gallo a Firenze dove, circondati da monitor, libri di cinema e locandine di film, ogni lunedì hanno trascorso cinque ore ascoltando lezioni di cinema, tecniche di narrazione, regia e ripresa, montaggio e colonna sonora in un clima informale, di scambio e di confronto.

Lezioni frontali, dispense, slides si sono affiancate ad ampi spazi di discussione, domande, dubbi, richieste di approfondimento da rivolgere agli esperti, con la sperimentazione di brevi riprese video realizzate destreggiandosi con fantasia e ingegno nei locali della Mediateca.
Tra i vari docenti, oltre al direttore artistico del Festival Raccorti sociali e coordinatore del laboratorio, Cosma Ognissanti, sono intervenuti il regista Paolo Benvenuti con il montatore Andrea Chiantelli; Salvatore De Mola, sceneggiatore della fortunata serie “L'ispettore Montalbano”; Linda Griva, scrittrice; Giampiero Sànzari, musicista e scrittore.

E dopo la pausa estiva, il 24 settembre è stata la data fatidica e tanto attesa del vero e proprio set cinematografico, nello scenario dell’Istituto “San Silvestro” in borgo Pinti a Firenze, una struttura di residenza per anziani ubicata nel centro storico, con un insospettabile, grande e suggestivo giardino interno.

width=300Seguendo il “filo rosso” tracciato dalla scelta europea del 2012 quale Anno europeo per l'invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni, la trama del cortometraggio racconta la casuale scoperta, da parte di una giovane volontaria animatrice in un centro anziani, di un ospite speciale, suo nonno, mai conosciuto perché scappato dalla famiglia molti anni prima della sua nascita e ora ricoverato proprio lì, in quella stessa struttura. Le loro storie, e più in generale quelle di ben tre generazioni (nonno, padre e nipote) si intrecceranno di nuovo grazie alle memorie impresse in un taccuino che l’anziano riuscirà a trovare il coraggio di consegnare alla nipote…

Le riprese sono state precedute da un intenso lavoro collettivo tra i volontari, per pensare e perfezionare la storia e per inventarsi e costruire il guardaroba e gli strumenti di scena frugando nei propri armadi, ripostigli, cantine, ad esempio a caccia chi di un violino, chi di un cappello, una vecchia foto ingiallita o un bastone da passeggio. E poi l’emozione e la concentrazione degli attori (Sara, Daniele e Pierluigi gli interpreti principali, con l’appassionata collaborazione di tutti gli altri) sul set in attesa del classico “Ciak! Azione!”, spesso ripetuto più volte come capita nei veri set, tra gli sguardi e la curiosità divertita o perplessa degli anziani ospiti dell’Istituto.

L’intero cortometraggio, il suo titolo e il finale, li potremo infine scoprire il prossimo 16 dicembre, quando all’interno della cerimonia di premiazione della Quarta edizione di “Raccorti sociali” al Cinema Odeon di Firenze, sarà presentato fuori concorso in un’apposita sezione dedicata. Evento per il quale gli stessi volontari del laboratorio sono stati invitati a partecipare come membri della Giuria popolare.

Siamo soddisfatti e rincuorati: il corso, pur essendo alla prima Laboratorioedizione, è riuscito far crescere e consolidare un gruppo di giovani volontari “alle prime armi” nel settore ma che, strada facendo e grazie anche al valore dei docenti e degli esperti coinvolti, hanno imparato presto a costruire e gestire le proprie idee e progetti autonomamente e con passione” spiega Cosma Ognissanti, coordinatore e docente del progetto. “A pochi giorni dalla conclusione del laboratorio, possiamo dire di aver centrato un interesse e un bisogno reale delle associazioni di volontariato, quello di comprendere di più e meglio il mondo della comunicazione e padroneggiare le sue tecniche”, commenta oggi la Presidente della delegazione Ivana Ceccherini. “Ci attendiamo che questo primo laboratorio, così come auspicato al suo avvio,” conclude la Presidentegetti le basi concrete per la creazione di quella rete di competenze tra volontari che possa essere utilizzata e messa a disposizione per i progetti di comunicazione di tutte le associazioni nel prossimo futuro”.

 

[Gianluca Giannini è segretario della Delegazione Cesvot di Firenze]

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