Gli approfondimenti di Cesvot

Ampliare la partecipazione alla vita di Cesvot

width=300In più occasioni mi è stata manifestata l’esigenza di allargare e intensificare la partecipazione delle associazioni alla vita istituzionale di Cesvot. In particolare questa esigenza è emersa più volte nelle Delegazioni, nel recente seminario di Montecatini, nel percorso per il bilancio partecipato ed anche nelle linee di indirizzo inviate recentemente dal Comitato di Gestione dei Fondi per il Volontariato della Toscana.

D’altra parte è evidente che lo stesso momento che stiamo vivendo come Cesvot e come associazioni di volontariato sollecita il bisogno di pensare e mettere in campo forme nuove di partecipazione e di coinvolgimento. Allargando e intensificando la partecipazione dentro e fuori Cesvot, infatti, possiamo rispondere in modo più efficace ed unitario ai cambiamenti che stanno attraversando il sistema dei Centri di Servizio per il Volontariato, il mondo delle associazioni e l’intero sistema sociale.

Credo che una riflessione su tutto questo sia, non solo necessaria, ma urgente anche in ragione della grave crisi economica e sociale che stiamo vivendo.
Come tutti sapete, siamo ormai giunti a metà del nostro mandato e quindi abbiamo i prossimi due anni da dedicare a questo impegno.

Nei prossimi mesi dovremmo cercare di individuare e ‘stabilizzare’ alcune forme, anche nuove, di partecipazione. Ciò ovviamente non significa ‘scardinare’ le norme statutarie o ‘svuotare’ gli organi decisionali di Cesvot ma, piuttosto, uscire da una certa ritualità per dare nuovo vigore e senso alla nostra azione e all’architettura istituzionale prevista dallo statuto.

Si tratta adesso di andare oltre l’una tantum di tante esperienze già attivate e di avviare, con responsabilità, una riflessione più ampia e meditata, dalla quale possa scaturire un ‘sistema’ di partecipazione che sia condiviso, stabile e rispondente ai nostri bisogni reali.

In particolare vorrei che ci interrogassimo su modalità, contenuti e obiettivi perché sono molti i livelli, gli strumenti e gli spazi di partecipazione che possiamo immaginare e quindi costruire. Possiamo, infatti, discutere di partecipazione alla governance, di programmazione partecipata delle attività, di progettazione condivisa di singoli interventi e servizi ma anche del ruolo di Cesvot a livello regionale e territoriale, rispetto alle istituzioni, ai cittadini e agli altri soggetti del terzo settore.

Per cominciare a realizzare tutto questo dobbiamo innanzitutto pensare a nuove forme di discussione e incontro che facilitino il confronto e i processi decisionali, la messa a fuoco di temi e ambiti di intervento, l’elaborazione di progettualità condivise.

Insomma è tempo di confrontarci davvero e di trovare insieme soluzioni che possano ampliare, qualificare e rafforzare l’azione di Cesvot sul territorio e con essa l’azione di tutto il volontariato toscano.

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