“Aiutando gli altri, cresco ogni giorno anche io.” È questa la frase che meglio racchiude la storia di Salvatore Madau, educatore professionale e volontario per vocazione, che ha trasformato la propria esperienza personale in una missione collettiva di sostegno, ascolto e rinascita.
L’esperienza di volontariato di Salvatore è avvenuta grazie a Diventa volontario, servizio gratuito di accompagnamento e orientamento per i cittadini che intendono svolgere attività di volontariato presso un ente del terzo settore della Toscana, che offre all'aspirante volontario informazioni essenziali per una scelta consapevole. Insieme agli operatori delle Delegazioni territoriali è possibile individuare l'associazione nella quale svolgere attività di volontariato in base ai propri interessi e predisposizioni. |
La sua è una storia che parte da lontano, da un’adolescenza difficile trascorsa in comunità, in un momento in cui anche lui aveva bisogno di aiuto. “Quando ho ricevuto quel supporto, ho promesso a me stesso che un giorno avrei restituito tutto il bene che mi era stato donato. Forse è anche qualcosa che avevo già dentro,” racconta con lucidità e passione.
Negli anni, Salvatore si è dedicato soprattutto al mondo delle dipendenze, fondando e guidando gruppi di auto-aiuto, cantieri di recupero e spazi di confronto, prima in Sardegna e poi, dopo un trapianto di fegato, anche in Toscana, dove è entrato in contatto con la Misericordia di Lungomonte. Proprio lì, in piena pandemia da Covid-19, quando la solitudine e l’isolamento hanno fatto riaffiorare antiche dipendenze e nuove fragilità, è nato uno sportello di ascolto che oggi è diventato un punto di riferimento per chi cerca di risalire dal buio.
“Durante il lockdown, tanti sono caduti nuovamente nelle dipendenze. Anche persone che avevano smesso da anni,” racconta. “La mancanza di relazione, il silenzio quotidiano, i conflitti familiari hanno fatto riemergere le proprie ombre. E noi siamo stati lì, con una linea telefonica attiva 24 ore su 24, un gruppo di auto-aiuto aperto a ogni tipo di dipendenza e un lavoro costante con le comunità di recupero.”
Il gruppo, oggi attivo da quattro anni, è una vera famiglia. Ogni settimana si condividono ricadute, successi, difficoltà e piccole conquiste. “Ci diciamo le cose in faccia, anche quelle che fanno male, perché sappiamo che da lì passa la crescita.” E per chi è pronto a un passo successivo, lo sportello diventa anche un ponte verso l’ingresso in comunità terapeutiche.
Salvatore è convinto che il vero cambiamento passi dall’esempio: “Non puoi aiutare gli altri se non cerchi ogni giorno di essere la tua versione migliore. Anche dopo anni, la fragilità resta, e proprio per questo non puoi mai permetterti di abbassare la guardia.”
Uno degli episodi che più lo ha segnato è avvenuto quasi per caso, passeggiando sul lungomare di Marina di Pisa. “Mi ferma un uomo con un bambino. Mi abbraccia e mi dice: ‘Sei tu, Salvo? Ti ricordi di me?’ Era un ragazzo che avevo conosciuto 25 anni prima in una comunità. All’epoca aveva solo 19 anni e, dopo tre giorni, voleva scappare per tornare all’eroina, ma così non è stato.”
Quel ragazzo, oggi uomo, padre e compagno felice, ha ringraziato Salvo per quel gesto. “Mi ha detto: ‘Se non fosse stato per te, oggi non sarei qui.’ Mi ha fatto commuovere. Ma mi ha anche fatto riflettere: perché in tutti questi anni non mi sono mai chiesto dove fosse finito? Da allora, cerco sempre di non perdere il contatto con chi ho seguito, anche solo con un messaggio. Perché un piccolo gesto, ogni tanto, può fare la differenza.”
“È grazie a Salvatore che siamo riusciti ad ampliare il nostro servizio di ascolto per noi è stato un incontro fortunato che ci ha permesso di allargare le attività dello sportello di aiuto sulle dipendenze. Oggi le nostre attività sono un punto di riferimento sul territorio e si sono consolidate con tutte le reti di supporto a partire dal 2016. Abbiamo bisogno di riconoscibilità, di essere coinvolti e di portare le nostre testimonianze. La storia del nostro incontro lo racconta” aggiunge Enrico Dini, governatore Confraternita di Misericordia di Lungomonte.
Le testimonianze di Salvatore e Enrico saranno raccontante in occasione dell’evento di Delegazione di Pisa in programma sabato 17 maggio.