Gli approfondimenti di Cesvot

Quando il volontariato fa cultura

Un contributo significativo, anche dal punto di vista della qualità dell’offerta culturale, ci è stato dato, il 22 aprile scorso, a Firenze, dove è stata allestita una lettura de La Passione di Mario Luzi. Il luogo: il Teatro Affratellamento, le associazioni che hanno promosso l’evento, oltre alla Società Ricreativa L’Affratellamento di Ricorboli, l’Associazione Musicale Fiorentina, l’associazione culturale Kantharos, Donne senza Tempo, tutte associazioni che stabilmente collaborano con L’Affratellamento.

A queste si è aggiunta la partecipazione della Comunità parrocchiale di Santa Maria a Ricorboli, guidata da don Raffaele Palmisano, che ha condiviso con entusiasmo il progetto e che ha voluto anch’essa collaborare per la sua realizzazione.

L’idea è nata da un incontro, nei mesi precedenti, con la poetessa Caterina Trombetti, grande amica e collaboratrice di Mario Luzi. Una lettura dei versi scritti da Mario Luzi per la Via Crucis al Colosseo per la Pasqua del 1999, su richiesta di Giovanni Paolo II.

Ma come far diventare realtà un’idea di per sé entusiasmante ma allo stesso tempo impegnativa e di grande responsabilità? Con il coordinamento artistico di Caterina Trombetti ciascuna delle associazioni coinvolte ha messo a disposizione energie, competenze per far sì che il progetto divenisse realtà. Quattro mesi di intenso lavoro, a cui si è aggiunta la gentile collaborazione di Alessandro Pecini.

Ad Andrea Giuntini è stata affidata la lettura del monologo poetico con cui il Cristo, “nella tribolazione della Via Crucis avrebbe confidato al Padre la sua angoscia e i suoi pensieri dibattuti fra il divino e l’umano, la sua afflizione e la sua soprannaturale certezza (…)”. Una scelta azzeccatissima, perché Andrea Giuntini si è avvicinato al testo con passione, umiltà, semplicità e grande professionalità, senza enfasi,  riuscendo a trasmettere quella carica emotiva,  intensa e profonda che ha coinvolto il pubblico presente.

Al Gruppo Polifonico Quodlibet, diretto da Gianni Franceschi, è stata affidata l’esecuzione di alcuni brani che, in vari momenti del monologo, hanno ancora di più creato quella tensione emotiva in una perfetta integrazione fra poesia e musica.

Le Donne senza Tempo hanno letto  alcuni passi evangelici e i versi finali de La Passione che dalla morte portano alla Resurrezione del Cristo. Il pubblico, attento e “rapito” per tutta la durata della lettura, è esploso poi in un  grande applauso finale, manifestando così la propria partecipazione e apprezzamento per l’evento andato in scena.

Se il volontariato riesce con le sole proprie forze a dare un contributo di così alto respiro culturale, ciò è la dimostrazione che fare cultura si può, anche con poche risorse e senza alcun contributo pubblico. Basta avere la voglia di rischiare, di mettersi in gioco, e, come si suol dire, “rimboccarsi le maniche”. Tutto qui? Tutto qui se ciò vi sembra poco.

Abbiamo dato l’esempio, crediamo, di come si può, lavorando assieme, offrire occasioni culturali alla cittadinanza. Una risorsa, il volontariato, anche per gli enti pubblici, in quanto può offrire una risposta alla domanda culturale esistente e può allo stesso tempo innescare un percorso virtuoso, in sinergia con gli stessi soggetti pubblici, elaborando e condividendo progetti comuni, da cui possono nascere esperienze innovative e progetti culturali di ampio respiro, una programmazione culturale che coinvolga la rete delle associazioni di volontariato presente sul territorio.

Giuliana Tarchiani è componente del Consiglio direttivo dell’Associazione Musicale Fiorentina.

Associazione Musicale Fiorentina
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Tel. 055 4221652
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