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Il volontariato coinvolge sempre di più i giovani, che imparano a stare vicino a chi soffre e a misurarsi con il disagio. Se a livello europeo l'Italia è solo al 14° posto per il numero di persone adulte che svolgono abitualmente attività di volontariato, cresce però il numero dei ragazzi. E' quanto emerge dalla ricerca presentata recentemente da Csvnet nel corso del convegno “Dammi spazio. Giovani futuro e volontariato”. Dal 1999 al 2010, infatti, i giovani tra 14 e 17 anni che hanno svolto attività di volontariato nei 12 mesi precedenti l'intervista, sono aumentati di un punto percentuale (da 6,3% a 7,3%). Aumentano anche i 18 e 19enni (11,8% nel 2010 contro l'8,4 nel 1999) e i giovani tra 20 e 24 anni che oggi sono pari all'11,2% (8,8 nel 1999).

Ciò anche grazie all'intensa attività di promozione del volontariato giovanile portata avanti sul territorio nazionale dai Centri di servizio per il volontariato. Solo nel 2009 i centri di servizio hanno coinvolto quasi 3 mila organizzazioni di volontariato in progetti “scuola e volontariato”, raggiungendo oltre 160 mila studenti; 38 centri hanno formalizzato accordi con singole scuole e 32 direttamente con gli uffici scolastici territoriali. Gli sportelli “scuola e volontariato” sono passati da 63 nel 2008 a 66 nel 2009 e le esperienze di stage proposte ai giovani da 493 a 740.

In Toscana il progetto “Scuola e volontariato”, promosso da Cesvot e realizzato da Cnv, ha coinvolto dal 2003 ad oggi 74mila studenti e oltre 2200 associazioni di volontariato. A ciò si deve aggiungere il crescente interesse da parte delle associazioni per i giovani e i loro bisogni. Ad oggi il Cesvot ha sostenuto 40 progetti di intervento sociale rivolti a giovani e adolescenti e 56 corsi di formazione specificamente dedicati alla partecipazione, alla promozione del volontariato giovanile e a temi riguardanti il mondo dei giovani.

Che la partecipazione e l'impegno sociale dei giovani stia aumentando è confermato anche dalla ricerca “I giovani toscani come sono cambiati” promossa dalla Regione Toscana e condotta dall'Istituto Iard. Dalla ricerca risulta, infatti, che dal 1999 al 2009 sono aumentati i giovani impegnati nell'associazionismo (+51%) e nella politica (+27%). Chi sceglie di svolgere attività in un'associazione preferisce organizzazioni di volontariato sociale (+18), difesa dei diritti o di soccorso umanitario (+16), tutela ambientale (+15%) o di tipo culturale (+12).

Calano invece i giovani attivi in associazioni sportive (-17). Tuttavia rimane forte il gap generazionale nella divisione di ruoli e attività all'interno delle associazioni. Secondo i dati raccolti da Andrea Salvini nel 2005 e confermati anche dalla recente ricerca Cesvot “Identità e bisogni del volontariato toscano”, l'86% dei giovani toscani attivi in associazioni di volontariato non svolge nessun ruolo di dirigenza o di responsabilità.

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