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14-18 ottobre 2013, I percorsi della partecipazione femminile nel volontariato toscano

Intervista a Sandra Gallerini, responsabile Settore Ricerca di Cesvot

Nell'ambito della rassegna Dire e Fare, il 25 ottobre Cesvot promuove la tavola rotonda Oltre le statistiche: il volontariato delle donne, in cui saranno presentati i risultati della ricerca svolta in compartecipazione con il Centro Interuniversitario di Sociologia Politica dell'Università di Firenze. La ricerca analizza in particolare il tema della leadership femminile nel contesto del volontariato, gli ostacoli della partecipazione femminile all'agire volontario e il modo in cui le donne vivono e concepiscono la propria azione volontaria. Se da una parte l'indagine mette in luce l'esistenza di barriere strutturali di genere che hanno a che fare con la prassi organizzativa delle associazioni, dall'altra evidenzia la capacità di ‘multitasking' delle donne e la forte spinta motivazionale che caratterizza il loro impegno volontario. In particolare le donne presidenti, sebbene ancora in numero limitato, sembrano scardinare una visione tradizionale del ruolo di vertice a favore di una leadership più attenta agli aspetti emotivi, che punta molto sulla dimensione relazionale.

In che senso dunque la partecipazione femminile può contribuire al rinnovamento e allo sviluppo del volontariato? Ce lo spiega Sandra Gallerini, responsabile del Settore Ricerca di Cesvot.

Quale importanza ha l'esperienza del volontariato nella vita delle donne, anche in rapporto alla dimensione generazionale?

Dalla ricerca emerge anche che la questione delle pari opportunità risulta differentemente avvertita nelle diverse associazioni di volontariato. Quale può essere la causa di questo divario e che cosa è auspicabile per appianarlo?

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